"È nei territori che si gioca la partita del futuro del Paese, con circa 40 miliardi di euro già assegnati ai Comuni in tutta Italia. Soltanto per Imperia abbiamo ottenuto finanziamenti per 35 milioni di euro, con i quali interverremo su scuole, impianti sportivi, spazi culturali, mobilità sostenibile e riqualificazione urbana". Lo ha ricordato il sindaco Claudio Scajola, rientrato nel capoluogo dopo la due giorni a Roma all'appuntamento di Anci intitolato "Missione Italia".
Ma come verranno investiti questi 35 milioni su Imperia? E con quali tempistiche? "I finanziamenti ottenuti dall'Amministrazione comunale possono essere suddivisi in due grandi blocchi, rispettivamente da 15 e da 20 milioni di euro. Il primo riguarda la riqualificazione completa dell'ex stabilimento Sairo e di tutta la superficie circostante. L'ex area industriale, che da anni versa in una situazione di profondo degrado, vedrà nascere una piccola cittadella con alloggi per padri separati, giovani coppie, ragazzi che praticano sport negli impianti cittadini, locali di coworking e colearning, spazi ricreativi e associativi e una palestra. Tutti gli spazi sono stati pensati con l'ottica Near Zero Energy Building, e quindi a basso impatto ambientale.
Il secondo blocco di risorse è quello che il sindaco Claudio Scajola aveva ribattezzato in Consiglio Comunale "Recovery Imperia" e ammonta a 20 milioni di euro. Si tratta, nello specifico, della riqualificazione dell’edificio scolastico di piazza Ulisse Calvi, della messa in sicurezza delle scuole di Via Gibelli, della ristrutturazione a uso sportivo dei capannoni del Prino, della ristrutturazione della Palestra Maggi al Parasio, della realizzazione di un’area per lo sport all'aperto in zona San Lazzaro, della riqualificazione dell’Ex Salso a Borgo Marina, della ristrutturazione dell’edificio “Polivalente” in piazza Duomo, del restauro conservativo di ulteriori parti del Teatro Cavour, della realizzazione di una rete ciclabile in tutta la città, della riqualificazione delle “Case Parcheggio” di via Airenti e della realizzazione di un sistema di trasporto pubblico ecologico a guida autonoma.
Quando si vedrà tutto questo? "Il crono-programma stabilito a livello nazionale prevede l’affidamento dei lavori non oltre giugno 2023. Entro un anno, dunque, tutte le opere avranno concluso la parte amministrativa e saranno pronte a partire. La fine? La data ultima e inderogabile a livello nazionale è il 2026.
"Condivido il pensiero del presidente di Anci Antonio Decaro: l'obiettivo di tutti per il 2026 deve essere quello di migliorare la qualità della vita delle nostre comunità, riportare i territori a crescere e uscire dalla crisi che stiamo attraversando", ha concluso Scajola.