Nonostante si trovasse agli arresti domiciliari a casa sua a Frosinone era evaso e aveva raggiunto al suo domicilio a Ventimiglia l’ex fidanzata, una 39enne rumena armato di un taglierino.
Ieri mattina, Davide Bianchi, 37 anni, difeso dall’avvocato Simone Galluccio del foro di Frosinone, è stato condannato a 6 anni e 10 mesi e al pagamento di 2.800 euro di multa collegio presieduto dal giudice Carlo Indellicati per i reati di evasione, sequestro di persona e rapina, essendosi impossessato di due telefoni cellulari della vittima.
Il pm Veronica Meglio aveva chiesto la condanna a 4 anni e 2 mesi. Secondo la denuncia della donna che si è costituita parte civile rappresentata dall’avvocato Mario Ventimiglia, l’uomo era entrato in casa con la forza e l’aveva sequestrata per diverse ore minacciandola di morte se non fosse tornata nel Lazio con lui, puntandole un coltellino cutter alla gola.
"Mi sono salvata -aveva testimoniato in aula la donna protetta da un paravento - solo perché Bianchi, dopo aver assunto una pastiglia si è addormentato, permettendomi di uscire dalla casa e dare l’allarme”. L’uomo, tra l’altro, si era difeso dicendo che voleva fare una sorpresa aIla sua ex.
“In amore - ha detto l’avvocato Ventimiglia – ci può stare il gesto estremo, ma non ci si presenta con un taglierino, al limite con mazzo di fiori”.
I fatti si sono svolti a fine settembre dello scorso anno. L’uomo era finito agli arresti domiciliari nella sua città, dopo che, qualche settimana prima, aveva raggiunto l’ex fidanzata sul luogo di lavoro, a Mentone, minacciandola di morte se non fosse tornata con lui.
I due avevano avuto una breve relazione tra giugno a luglio. Non rassegnandosi alla fine del rapporto, infatti, Davide Bianchi aveva cominciato a perseguitare la ragazza, che aveva sporto due denunce, la seconda dopo l’aggressione avvenuta in Francia.
Per questi fatti, il giudice monocratico di Imperia lo aveva condannato a 1 anno e 4 mesi di reclusione.