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Attualità | 31 luglio 2022, 07:11

Segantini e pipe maker nel 2022: a Taggia, gli ultimi artigiani conosciuti in tutto il mondo (Foto e Video)

Ne abbiamo parlato con Danilo Zunino, in arte 'Gheppo Pipes'. Lui è l'apprendista di una 'leggenda' Domenico 'Mimmo' Romeo. Vi raccontiamo cosa vuol dire nel 2022 far questo mestiere che sta scomparendo.

Segantini e pipe maker nel 2022: a Taggia, gli ultimi artigiani conosciuti in tutto il mondo (Foto e Video)

"E' il mestiere dei pazzi ma è unico". Ci scherza su, Danilo Zunino quando gli chiediamo cosa voglia dire fare il segantino. Se è davvero così, allora a Taggia ci sono due dei pochi matti rimasti che portano il loro essere artigiani in giro per il mondo. 

Stiamo parlando di una vera e propria arte in via d'estinzione con 10 professionisti riconosciuti in tutto il globo. Danilo è uno degli ultimi arrivati e tra i più giovani. Lui deve tutto a Domenico 'Mimmo' Romeo, suo maestro e 'leggenda' in questo settore. Per capire la dimensione di questa storia, pensate che il nome di questo tabiese d'adozione è conosciuto negli Stati Uniti d'America, in Giappone, Cina, Danimarca, Spagna, Australia. Tanto che gli è stato dedicato anche un articolo sul Times, ancora pochi anni fa.

Il segantino non va confuso con il falegname. Mimmo e Danilo trattano la radica, questa sorta di radice ottenuta da alcune piante che viene procacciata e portata in questa bottega un po' da tutta Europa. La loro maestria consiste nel prendere questi ciocchi di legna grezza e capire come tagliarli, per scartarne il meno possibile e valorizzare il prodotto che viene ridotto in singoli pezzi per poi essere trattato e infine venduto alle aziende che in tutto il mondo sfruttano questo legno di pregio. 

Cinque anni fa, Danilo è entrato in bottega dopo una carriera come barman professionista. Ad un certo punto decide di lasciare tutto e cambiare vita e per una scommessa con Mimmo Romeo, vinta, finisce a fare l'apprendista segantino nonostante l'età avanzata, 38 anni. Infatti, si dice che per questo lavoro si debba iniziare in giovanissima età e poi proseguire per tutta la vita. Quello di Danilo è un percorso iniziato in punta di piedi con la voglia di imparare non solo un mestiere ma una vera e propria arte. Dal riconoscere i legni è arrivato a segnare i tagli e alla fine, dopo circa un anno e mezzo, il suo maestro gli ha permesso di sedersi davanti alla sega e tagliare il suo primo pezzo di radica. 

"Lo ricordo ancora bene come se fosse oggi. E' una emozione che non si dimentica. Fare il segantino è complicato, ci sono tantissime cose da conoscere ma amo tutto di questo lavoro. - ci racconta Danilo Zunino - Ho avuto la fortuna di aver conosciuto Mimmo che mi ha accolto e insegnato come se fossi uno di famiglia. Ho imparato tutto da lui e da Nicola Agallos, anche lui maestro segantino di origini greche, mancato qualche anno fa ma che porto sempre con me. Ho ancora la sua foto sopra la sega che uso, insieme a quelle della mia famiglia. Oggi grazie agli insegnamenti ricevuti riconosco i diversi pezzi di radica, il loro valore e so come tagliarli per valorizzarli". 

A questo si è aggiunto anche il lavoro di realizzazione delle pipe. "Sì, questo aspetto completa il ciclo di lavoro con un prodotto finito. Diversamente il nostro operato si potrebbe concludere al taglio quindi con il prodotto grezzo, ancora da lavorare che viene poi rivenduto alle fabbriche. In questo modo possiamo dargli la nostra impronta e vedere realizzato quello che avevamo immaginato tenendolo semplicemente in mano. - spiega Zunino - Vediamo la fiamma, i nodi, le imperfezioni, la natura del legno e in quei pochi pezzi che scegliamo cerchiamo di farne delle pipe uniche. Da quando riceviamo il legno a quando questo esce perchè rivenduto, beh ci vogliono almeno 4 mesi di cure ma bisogna lavorarla dopo 1 anno di stagionatura. A quel punto eventualmente si può ricavarne una pipa". 

Stiamo parlando di oggetti che sembrano vere e proprie opere d'arte destinate a intenditori e al mercato del lusso. Con il tempo passato insieme a Mimmo hai imparato e da lì è nato il tuo marchio Gheppo Pipes. "Domenico mi ha insegnato è oggi sono un pipe maker a tutti gli effetti ma c'è sempre da imparare. Ci vogliono molte ore di realizzazione e ogni pipa è unica. Non vendiamo in segheria ma soprattutto non produciamo in serie. Cerchiamo di accontentare le richieste che riceviamo ma ci va del tempo, ci vuole il pezzo giusto per ogni pipa e magari non è quello che abbiamo in laboratorio. Le pipe di Mimmo sono state vendute a clienti che sono venuti nel laboratorio a Taggia, da ogni parte del mondo. Anche le mie girano e si possono trovare in alcune selezionate rivendite".

"Io sono sulla buona strada. Non mi accontento mai e cerco di realizzare anche le richieste più strane. In questi anni ho fatto pipe a forma di gladiatore, lumaca, un'ultima creazione insieme a Mimmo è stata quella steampunk. Modelli originali, diversi che si affiancano a quelli tradizionali. Su ognuna mettiamo una attenzione costante per ogni singolo dettaglio della radica in una continua ricerca della perfezione. E' difficilissimo ma ti mostra una bellezza unica"
- conclude Danilo Zunino.

Stefano Michero

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