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Politica | 07 agosto 2022, 09:05

Costarainera: non passa la pratica su Rivieracqua, la minoranza "Le formiche nel loro piccolo si inc..."

"Peccato se il nostro comune non potrà più partecipare alla assemblea dei sindaci, ma è meglio che stiano a casa piuttosto che andare a tenere bordone a chi vuole privatizzare l'acqua pubblica".

Costarainera: non passa la pratica su Rivieracqua, la minoranza "Le formiche nel loro piccolo si inc..."

"Peccato se il nostro comune non potrà più partecipare alla assemblea dei sindaci, ma è meglio che stiano a casa piuttosto che andare a tenere bordone a chi vuole privatizzare l'acqua pubblica".

 Sono le parole di Salvio Sigismondi, consigliere comunale di minoranza a Costarainera, il comune dove non è stato approvato il passaggio di Rivieracqua a società per azioni. Un cambio che permetterà l'ingresso del privato nella gestione del servizio idrico pubblico.

La minoranza ha preferito bloccare la pratica facendo mancare il numero legale in consiglio comunale. Una decisione forte, spiegata così dall'esponente dell'opposizione: "Nel mare vasto di Rivieracqua anche il piccolo ed insignificante comune di Costarainera viene chiamato a pronunciarsi nel consiglio comunale del 3 agosto sulla revisione dello statuto della società. Va da sé che un privato che investa in qualunque settore si attende una remunerazione del capitale investito, il cui costo finale in questo caso ce lo ritroveremo sulle bollette".

"La maggioranza del nostro comune, vestiti a parole i panni dei difensori dell’acqua pubblica portano invece in approvazione una delibera che recita: 'modificare il modello societario in house originariamente prescelto e di ricorrere ad un modello diverso che garantisca l’apporto di capitale privato nel rispetto delle procedure...'. Per rispondere a grandi suggeritori cui riesce bene socializzare le perdite e dividere gli utili senza rispetto dei cittadini. Possibile che ai cittadini Liguri la vicenda Benetton/Autostrade non abbia insegnato nulla? Così le formiche della minoranza che, votando contro la delibera, avrebbero comunque consentito alla maggioranza di approvarla consegnando il comune alla platea dei favorevoli alla privatizzazione dell'acqua pubblica con tutto ciò che ne consegue hanno dovuto inc...".

"Approfittando dell'assenza del sindaco e di un consigliere, la minoranza ha abbandonato il Consiglio dicendo chiaramente che mai avrebbe messo il voto a disposizione di chi vuole guadagnare sull'acqua che è un bene di tutti. Senza numero legale il consiglio si scioglie e la delibera non passa. Alla maggioranza diciamo: avrete così più tempo a cicalare con gli abitanti per spiegare loro perché vorreste un socio privato al 49% del capitale di Rivieracqua" - conclude Salvio Sigismondi.

C.S.

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