Da ieri sera manca l’acqua in via Terre Bianche sulla collina che sovrasta piazza Roma a Porto Maurizio, ma contrariamente agli impegni assunti dal sindaco di Imperia e presidente della Provincia Claudio Scajola e dal presidente di Rivieracqua Gianalberto Mangiante nel senso della trasparenza tra utenti e società, la comunicazione tra i cittadini e il Consorzio idrico continua a essere deficitaria.
“Pur essendo più che consapevole delle difficoltà nel garantire l'approvvigionamento idrico quest'estate e, in particolare in questi giorni -scrive una lettrice alla nostra redazione - è veramente spiacevole che l'unica risposta che si ottiene da Rivieracqua, chiamata da più persone in orari differenti, sia ‘prendo nota del problema’".
"In via Terre Bianche l'acqua manca da ieri sera, se si eccettua una breve comparsa tra le 6.30 del mattino e le 9.00 circa. Io credo che sarebbe corretto dire entro quando si pensa di poter ripristinare il servizio o, eventualmente, se si ipotizza di dover ricorrere ad alternative come le autobotti. Credo che anche alla base del rapporto tra cittadini clienti e amministrazione e società fornitrici di servizi essenziali, debba esserci un po' di buon senso”, conclude.
“Il 27 luglio - dice un’altra nostra lettrice - nel nostro condominio in via Terre Bianche a Porto Maurizio, avevo scritto per segnalare la chiusura dell'acqua dalle nove di sera fino al mattino seguente, senza preavviso. Oggi, subito dopo pranzo, nuovamente senza alcun preavviso, ci hanno nuovamente interrotto l'erogazione e non sappiamo fino a quando.... Malgrado le rassicurazioni del primo cittadino riguardo i divieti specifici, il che fa pensare che non siamo messi proprio così male, a noi manca l'acqua e non sappiamo per quanto ancora. Ho nuovamente chiamato Rivieracqua che, invece di dare spiegazioni tecniche o del motivo per cui non ci sono preavvisi o, come in altri comuni chiusure ad orari prestabiliti, prendono i dati e basta. A casa nostra ci comportiamo esattamente come auspicato da nostro Sindaco, sull'utilizzo dell'acqua in un periodo particolare come questo, sarebbe auspicabile però, da parte dell'Ente erogatore, una organizzazione del problema più adeguata, ed un maggior rispetto per gli utenti”.