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Politica | 26 settembre 2022, 16:48

Elezioni: Rixi (Lega) "Il voto ha premiato l'opposizione, da Draghi insinuazioni inaccettabili" (Video)

Edoardo Rixi, segretario ligure della Lega appena rieletto alla Camera, fa il punto sul deludente risultato elettorale del carroccio, che sarà nella maggioranza di governo, con una percentuale nettamente più bassa rispetto a quelle che erano le aspettative alla vigilia del voto

Elezioni: Rixi (Lega) "Il voto ha premiato l'opposizione, da Draghi insinuazioni inaccettabili" (Video)

Abbiamo cinque anni per costruire un percorso di condivisione e contatto per la realtà”. Edoardo Rixi, segretario ligure della Lega appena rieletto alla Camera, fa il punto sul deludente risultato elettorale del carroccio, che sarà nella maggioranza di governo, con una percentuale nettamente più bassa rispetto a quelle che erano le aspettative alla vigilia del voto. Al momento oltre a Rixi torna in parlamento Stefania Pucciarelli, al Senato, a cui potrebbe aggiungersi la rielezione di Francesco Bruzzone alla Camera, mentre sembra difficile l'elezione del candidato al plurinominale al Senato Alessandro Piana. “Alessandro Piana sembra fuori per 3mila voti dovuto al fatto che la coalizione non ha superato la barriera del 43%”, ha spiegato Rixi in conferenza, che dopo aver snocciolato i dati sulle percentuali raccolte nei vari collegi, ha poi spiegato che la Lega ha pagato più di tutti l'appoggio al governo Draghi, “un governo amato secondo i sondaggi, ma in realtà mal sopportato dagli italiani”.

Il voto di protesta è insomma andato a Fratelli d'Italia, leader della coalizione di centrodestra “e in parte al Movimento 5 Stelle che si è preso la responsabilità di far cadere il governo Draghi”.

Proprio a Draghi Rixi non risparmia qualche frecciata: “Ci sono state conferenze stampa della presidenza del consiglio che si sono chiuse con insinuazioni nei nostri confronti e questo non è accettabile”. 

Il risultato della Lega non potrà che aprire una discussione sulla leadership di Matteo Salvini, ma Rixi precisa: “Le leadership sono in discussione con i congressi che abbiamo fatto e continueremo a fare. A Salvini è stato chiesto di fare cose contro natura, in questi nove mesi il presidente del consiglio non ha difeso il leader della Lega dagli attacchi, mentre Salvini ha garantito a Draghi la fiducia fino alla fine”.

Paghiamo la nostra buona fede, - continua il segretario della Lega - altri hanno lavorato in maniera differente, ma il tempo è galantuomo e chi agisce in buona fede vince sempre rispetto a chi agisce in maniera un po' diversa. Ci sarà tempo per ripartire, tornare a crescere, un governo di centrodestra ci darà opportunità, saremo determinanti con 90-100 parlamentari e potremo dire la nostra. Certamente ci staremo meglio alleati con Giorgia Meloni rispetto che alleati con Pd e 5 Stelle”.

Con l'elezione di almeno due componenti della giunta Toti è necessario un rimpasto, che per Rixi dovrà essere l'occasione per la nomina di un nuovo assessore alla sanità. “Abbiamo necessità per i problemi che abbiamo sia post covid che per il dialogo con Roma di avere una situazione controllata h24. Stamattina ho parlato con Toti, ci incontreremo nei prossimi giorni, le forze vogliono rafforzare la giunta regionale e risolvere i problemi territoriali non risolti forse per tensioni politiche nazionali. Bisogna tornare sul territorio, questo permette a noi di tornare al governo in modo coerente. È evidente che questo vuol dire avere cinque anni per costruire un percorso di condivisione, trasparenza e contatto con la realtà”.

Sul rapporto con gli alleati e i temi cari alla Lega, come l'autonomia, Rixi avverte: “Se Fratelli d'Italia vuole fare il presidenzialismo farà anche l'autonomia, sennò non ha numeri per uno o per l'altro. Il problema è avere un governo compatto e granitico che possa affrontare sfide che sono le esigenze degli italiani. In questo senso una campagna così corta non ha aiutato, il disinteresse è dovuto alla sfiducia che noi dobbiamo trasformare in fiducia, questa sarà l'ultima chance per riguadagnare la fiducia dei cittadini. Numeri alla mano mi auguro che la maggioranza sia solida a maggioranza e senato”.

Alla vigilia del voto si è più volte parlato di Rixi prossimi ministro alle infrastrutture. Tra gli endorsement anche quello del sindaco di Genova Marco Bucci, ma Rixi chiarisce: “Non ho mai pensato di fare il ministro, chiedo però che la nostra regione possa esprimere dei ruoli a livello di esecutivo, se io o altro è indifferente. Ci portiamo problemi da 25 anni, è evidente che se il governo di centrodestra non dà risposte diventa un problema mantenere l'elettorato. Dovrà essere un governo pragmatico che porti a casa risultati per i territori, in Liguria non si possono rimandare opere come la Gronda, il terzo valico, il tunnel di Tenda, il tunnel della Fontanabuona, la Albenga Carcare Predosa. La gente ci giudicherà su quello che faremo”.

Oltre alle infrastrutture, un altro tema caro alla Lega è quello dei balneari: “Bisogna coinvolgere le associazioni per condividere i decreti attuativi e per far sì che ci sia una tutela per chi ha investito e portato avanti piani di riqualificazione e rilancio del turismo”.

L'ultima analisi è riservata alle aspettative della Lega alla vigilia del voto: “La soddisfazione – ha detto - è fatta dal governare o meno e vedremo se riusciremo ad aprire le opere e i cantieri. La Lega poteva prendere il 14%, ma la coalizione avrebbe potuto non vincere. A noi interessa portare il nostro contributo per un cambio di passo. Chiaro che personalmente penso che arrivare alle due cifre in Liguria fosse a portata di mano, ma questa campagna elettorale è stata troppo corta, non siamo riusciti ad arrivare in tutti i territori, dove siamo andati a spiegare quello fatto la gente ha capito. Questo è il problema che ha avuto ancora di più 'Noi Moderati', che ha avuto un valore bassissimo. Il voto di opinione ha premiato l'opposizione, qualcuno temeva che dare voti ad altri partiti della coalizione avrebbe reso debole il centrodestra perché, diceva qualcuno, gli altri partiti si sarebbero potuti alleare magari con Pd e 5 Stelle”.

Francesco Li Noce

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