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Attualità | 27 settembre 2022, 09:36

L'Istituto Alberghiero di Arma di Taggia porta l'entroterra ligure nei piatti al Salone del Gusto di Torino

Un cooking show per parlare di Liguria grazie ad alcune ricette della tradizione che hanno portato nel prestigioso contesto piemontese, ingredienti e sapori della provincia di Imperia.

L'Istituto Alberghiero di Arma di Taggia porta l'entroterra ligure nei piatti al Salone del Gusto di Torino

Parco delle Alpi Liguri e Istituto Alberghiero E.Ruffini di Taggia grandi protagonisti a Terra Madre Salone del Gusto di Torino. Un cooking show per parlare di Liguria grazie ad alcune ricette della tradizione che hanno portato nel prestigioso contesto piemontese, ingredienti e sapori della provincia di Imperia. 

"Liguria delle Alpi, Parchi in cucina, palati raffinati", questo il nome dato al menù proposto. "La cucina ligure è il crocevia di tre culture che si rispecchiano nella geografia e nella storia di questa regione. Quella dei contadini dell’entroterra, che lavoravano nei campi e utilizzavano gli ortaggi che producevano. Quella dei pescatori, che lungo la costa ogni giorno andavano per mare e quella dell’antica “via del sale” che storicamente ha permesso scambi gastronomico culturali con il vicino Piemonte. La cucina ligure, insomma, è il risultato di secoli di amalgama di culture diverse, di uomini diversi, di modi di cucinare e cucine diverse" - ricordano dall'Istituto di Arma di Taggia.

I ragazzi della 4ªB di enogastronomia e della 4ªA di Sala e Vendita sono stati accompagnati dalla dirigente scolastica, Maria Grazia Blanco e dai professori Livio Revello e Stefano Sancassani. L'alberghiero ha portato nei piatti il territorio, una vera e propria esperienza nel gusto e nella storia dei borghi del ponente. Durante l'iniziativa sono stati preparati e proposti: tagliatelle di seppia con crema di toma d’alpeggio terra di castagne e polvere di porcini della Valle Arroscia condite con olio di cultivar taggiasca; Gran pistau della tradizione, un piatto tipico di Pigna e Buggio che già dal nome richiama le sue origini antiche, quando la popolazione viveva prevalentemente di grano; Carré di capra camosciata e fagioli di Badalucco, quenelle di patata quarantina, uno stufato diffuso in quasi tutto l’entroterra della Riviera dei Fiori che trova la sua massima espressione a Rocchetta Nervina, accompagnato dai fagioli bianchi presidio slow food. Altro grande protagonista il 'Rossese di Dolceacqua', un rubino nel bicchiere arrivato in Liguria nel lontano 1270 grazie alle milizie dei Doria e in questo caso perfetto accompagnatore per la selezione di piatti proposta al numeroso pubblico presente. 

Per l'istituto Alberghiero della provincia di Imperia una opportunità messa a disposizione grazie all'invito del Presidente del Parco delle Alpi Liguri, Alessandro Alessandri. "Si tratta di una delle più importanti kermesse del gusto e per noi è stato un onore potervi prendere parte grazie al Parco. Il nostro istituto è sempre al fianco del territorio e in questo caso i nostri ragazzi sono stati perfetti ambasciatori della loro terra" - concludono dall'Istituto di Arma di Taggia.

Stefano Michero

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