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Attualità | 25 ottobre 2022, 07:14

Nuove regole per l'accensione dei riscaldamenti: ecco le modalità nella nostra provincia in ogni comune

In presenza di situazioni climatiche particolarmente severe, le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare l’accensione degli impianti termici anche al di fuori dei periodi indicati dal decreto

Nuove regole per l'accensione dei riscaldamenti: ecco le modalità nella nostra provincia in ogni comune

Il 6 ottobre scorso il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato il decreto che definisce le regole per l’esercizio degli impianti di climatizzazione invernale per la prossima stagione invernale 2022-2023.

Il decreto modifica gli obblighi precedenti e stabilisce l’obbligo di tenere una temperatura massima di:
• 18° negli edifici destinati ad uso industriale, artigianale e assimilabili;
• 19° in tuti gli altri edifici;
• riduzione di un’ora al giorno del funzionamento degli impianti di riscaldamento;
• in base alla fascia climatica, viene posticipato di 8 giorni l’accensione e anticipato di 7 giorni la chiusura degli impianti di riscaldamento.

Non sono previste limitazioni di giorni e orari per alcuni piccoli centri dell’entroterra particolarmente freddi: Bajardo, Cosio D’Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte e Triora mentre per quelli costieri e dell’immediato entroterra le limitazioni in ordine di giorni vedono l’accensione dei riscaldamenti tra il 22 novembre e il 23 marzo per 9 ore al giorno. Nei comuni più freddi si va dall’8 novembre al 7 aprile per 11 ore giornaliere e ci sono alcuni (Cesio, Lucinasco, Molini di Triora, Perinaldo, Pieve di Teco, Pornassio, Ranzo, Rezzo, Seborga, Vasia e Vessalico) nei quali sarà consentito per 13.

In presenza di situazioni climatiche particolarmente severe, le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare l’accensione degli impianti termici anche al di fuori dei periodi indicati dal decreto, purché per una durata giornaliera ridotta.

Le riduzioni hanno delle esenzioni: in particolare non si applicano agli edifici adibiti a luoghi di cura, scuole materne e asili nido, piscine, saune e assimilabili e agli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e simili per i quali le autorità comunali abbiano già concesso deroghe ai limiti di temperatura dell’aria, oltre che agli edifici che sono dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili.

Sotto la tabella con tutte le modalità di accensione dei riscaldamenti nella nostra provincia, comune per comune.

Files:
 Tabella accensione riscaldamenti in provincia di Imperia (39 kB)

Carlo Alessi

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