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Sport | 26 ottobre 2022, 07:00

Calcio, Andrea Compagno dall'Argentina a Bucarest: ora fa sognare lo Steaua

Il centravanti, appena ventenne, era tra i protagonisti allo Sclavi cinque stagioni fa. Ora è capocannoniere nel campionato rumeno con undici gol.

Calcio, Andrea Compagno dall'Argentina a Bucarest: ora fa sognare lo Steaua

Per gli amanti del calcio rumeno, quello di Andrea Compagno è un nome noto. Centravanti dello Steaua Bucarest ed attuale capocannoniere, con 11 reti, della Liga 1. E’ un momento d’oro per il palermitano che si affacciò nel calcio dei grandi con la casacca dell’ Argentina Arma, appena ventenne, nella stagione 2016-17.

5 gol in 16 partite in coppia con Loreto LoBosco e ottavo posto finale per i rossoneri, allora presieduti da Marco Del Gratta. E’ la parentesi più prolifica in Serie D per Compagno che esordì nel Due Torri, proseguendo a Pinerolo prima dell’approdo allo Sclavi. Poi Borgosesia e Nuorese. Nel 2018, arriva la prima svolta in carriera: viene acquistato dai sammarinesi dei Tre Fiori. Ad agosto, esordisce in Europa League e, nella stessa partita contro Klaksvik, segna anche il primo gol continentale; saranno 41 le reti in 48 match nelle due stagioni .

Su di lui piomba l’interesse del Craiova (seconda categoria rumena) che ripaga a suon di gol. Comincia la stagione corrente ancora con i ‘Leoni di Banie’, con 5 marcature nei primi 7 incontri, poi arriva la chiamata dello Steaua, il club più importante di Romania. Vincitore di una Coppa Campioni nel 1986, sul Barcellona,  e con 26 campionati nazionali nel palmares: è il club con più titoli nonostante non alzi lo scudetto dal 2015. Compagno non ha sentito la pressione ed ha continuato a segnare anche con i rossoblu capitolini: ora è arrivato a  quota 11 in campionato.

I suoi gol e quattro vittorie di fila hanno raddrizzato la stagione cominciata male per i ragazzi di Dica. L’attuale sesto posto comunque basterebbe per raggiungere la Poule Scudetto, la fase decisiva. Discorso molto diverso in Conference League dove hanno guadagnato un solo punto contro i belgi dell’Anderlecht e patito tre sconfitte, incluso un doppio 5-0 dal Silkeborg.

Mostrava già delle buonissime doti a 20 anni, nonostante fosse un po' acerbo. Era però difficile pensare potesse fare una carriera così importante” afferma il portiere Alessandro Trucco. Gli fa eco un altro compagno di spogliatoio ai tempi dell’Argentina, Nicholas Costantini: "Centravanti vecchio stampo, era la spalla ideale per Lo Bosco col quale formavano un bel tandem. Sicuramente un ragazzo d’oro, anche se abbiamo perso i contatti da un po’ di tempo".

Alberto Ponte

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