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Attualità | 21 novembre 2022, 07:21

A Monaco bus gratuiti contro l’inquinamento: 40 chilometri ci separano da modello di trasporto pubblico lontano anni luce

Un primo esperimento fino al 27 novembre, poi si valuterà l’estensione. E intanto in provincia i bus a idrogeno sono spariti e non c’è traccia dei finanziamenti per il recupero della linea filobus

A Monaco bus gratuiti contro l’inquinamento: 40 chilometri ci separano da modello di trasporto pubblico lontano anni luce

A poco meno di 40 chilometri di distanza due modelli di trasporto pubblico agli antipodi, due sistemi nemmeno paragonabili. Da una parte c’è chi dichiara guerra all’inquinamento con gli autobus gratis, dall’altra chi ha una difficoltà quotidiana a tenere in piedi un servizio vicino al collasso.

Qualche giorno fa ha fatto il giro d’Europa la scelta del Principato di Monaco di dare una spallata all’inquinamento urbano istituendo i bus gratuiti fino al 27 novembre. Il servizio verrà finanziato grazie al contributo del governo e sarà anche un primo esperimento per valutare l’eventuale prosecuzione dell’iniziativa. Durante il test sarà condotta un’indagine per valutare le azioni future. L’obiettivo è quello di ridurre il più possibile l’utilizzo dei mezzi privati, specie nelle ore di punta. Modificare le abitudini dei residenti è infatti una delle prime mosse per limitare le emissioni di gas serra. Una risposta concreta a un problema quotidiano.

Il paragone con il nostro sistema di trasporto pubblico è a dir poco imbarazzante. Vero è che stiamo parlando di due realtà economiche distanti anni luce, ma qui il buio totale è chiaramente percepibile anche nelle intenzioni. In provincia di Imperia è complicato utilizzare il trasporto pubblico pur pagandolo e, tra l’altro, gli investimenti nel nome dell’ambiente sono ridotti al minimo. Si era fatto qualche passo avanti con gli autobus a idrogeno dei quali, però, si era persa traccia sino all’abbandono del progetto nella primavera di quest’anno. E pensare che si era anche inaugurato l’impianto per il rifornimento in valle Armea.

L’unico passo in direzione dell’ambiente potrebbe essere quello per il recupero della vecchia linea del filobus, ma tutto è appeso a finanziamenti che per il momento restano solamente nel mondo delle ipotesi. E così per le nostre strade circolano mezzi obsoleti, spesso guasti se non al limite dell’impraticabilità come era stato testimoniato qualche settimana fa.

Giusto ribadire l’enorme divario economico tra due realtà così vicine e così distanti, ma in questo caso la distanza finanziaria è quantomeno paragonabile anche a quella delle intenzioni.

Pietro Zampedroni

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