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Sport | 16 gennaio 2023, 15:56

Calcio: il portiere Enrico Pionetti ricorda Gianluca Vialli ai tempi della Cremonese “Un ragazzo stupendo”

Pionetti, ex portiere di Serie A, ora vive a Imperia dopo diverse esperienze come preparatore su scala internazionale

Enricio Pionetti con Gianluca Vialli alla Cremonese

Enricio Pionetti con Gianluca Vialli alla Cremonese

Vialli: un ragazzo stupendo”: Enrico Pionetti, ex portiere di Serie A e poi allenatore di alcuni dei più grandi portieri degli ultimi vent'anni, residente a Imperia dove ha messo su famiglia, è uno dei calciatori che ha avuto il privilegio e piacere di giocare con GianIuca Vialli. Successe alla Cremonese nella stagione 1982-83.

Premetto - racconta Pionetti - che lui era agli inizi e aveva nove anni meno di me. Era simpaticissimo. E scherzava sempre. Qualche volta fu autore di gavettoni dal balcone delle stanze dell'albergo centrando qualcuno di noi che rientrava. Era un ragazzo alla mano, semplice. Non sto poi a soffermarmi sulle sue grandi capacità tecniche che aveva evidenziato”.

Quell'anno il campionato fu vinto da un Milan stellare (con Baresi, Damiani, Jordan, Serena, Evani, Battistini, Pasinato, Tassotti) davanti a una grande Lazio (D'Amico, Manfredonia e Giordano e pure il 'sanremese' Enrico Vella). Vialli segnò 8 reti e la Cremonese finì terza a pari punti con Catania e Como. Agli spareggi la Cremonese concluse con due 0-0 e salì il Catania che aveva battuto il Como. “In quella società - ricorda Pionetti - c'erano il presidente Domenico Luzzara, il suo vice Giuseppe Miglioli e in panchina un grande allenatore: Mondonico. Grandissimi personaggi, oggi scomparsi, ma fortemente emblematici e che porterò sempre nel cuore”.

Enrico Pionetti, oggi imperiese a tutti gli effetti, è nato a Parma nel 1955. La sua prima società fu l'Audace il cui campi di allenamento raggiungeva in bicicletta. A 15 anni e mezzo venne acquistato dalla Sampdoria e a 17 si affacciò alle soglie della prima squadra come terzo portiere. In blucerchiato restò cinque stagioni diventando poi il secondo portiere. Esordì in serie A, a 19 anni, nella drammatica partita fondamentale per la salvezza, il 12 maggio 1974, poi vinta con il Lanerossi Vicenza. Con la Sampdoria vinse anche un torneo di Viareggio. Alla Cremonese approdò la prima volta nel campionato 1978-9, allenatore Galeone. Nel 1980 fu all'Anconitana.

Nel 1981-82 eccolo a Imperia dove sposò Elisabetta ebbe i figli Danilo e Sofia. Ritorno alla Cremonese (giocando con Vialli) e quindi a Lecce dove vinse un campionato di Serie B e giocò in Serie A e insieme a campioni del mondo come Pasculli e altri grandi come come Conte e Causio. E ancora al Brescia, in serie A, dove parò un rigore ad Altobelli e giocò con un altro campione del mondo, Branco.
Dopo essersi fermato in provincia una decina d'anni per veder crescere i figli e allenato in diverse società dell'Imperiese, riecco una carriera ad alti livelli come preparatore dei portieri. All'Ajaccio (dove plasmò Ochoa, il fenomenale portiere appena ingaggiato dalla Salernitana), al Nizza (dove ebbe Lloris, poi portiere della nazionale francese), a Bologna (allenando Pagliuca) e quindi nello staff di ben tre nazionali africane: Niger, Burkina Faso e Nigeria (con partecipazione ai mondiali in Russia), sempre come preparatore dei portieri.

Redazione

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