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Attualità | 08 febbraio 2023, 13:12

STEAMiamoci, il progetto contro la disparità di genere in ambito lavorativo arriva in provincia di Imperia, si parte dalle scuole di Sanremo

Nato da Assolombardia, STEAMiamoci si presenta a Sanremo presso l'Atelièr Daphné di via Matteotti, alla presenza di Barbara Amerio presidente di Confindustria, Barbara Borsotto creative director della maison Daphné e di numerose altre testimonial.

Arriva anche in provincia di Imperia il progetto STEAMiamoci. Una iniziativa nata per combattere il gender gap, promuovendo la formazione e l'occupazione femminile in ogni campo professionale. 

Nato da Assolombardia, STEAMiamoci si presenta a Sanremo presso l'Atelièr Daphné di via Matteotti, alla presenza di Barbara Amerio presidente di Confindustria, Barbara Borsotto creative director della maison Daphné, Barbara Carrara mediatrice, Antonella Banaudi cantante lirica, Patrizia Pighini procuratrice sportiva, Maria Claudia Torlasco dei laboratori farmaceutici Mastelli e di alcune calciatrici della Sanremo Ladies.

INTERVISTE

Il nome STEAMiamoci si riferisce alle competenze STEM acronimo dall'inglese per indicare Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica, ovvero le discipline scientifico-tecnologiche.   

"Vogliamo occuparci di ridurre la disparità di genere e spingere la formazione nelle materie STEM - conferma Barbara Amerio - dove c'è il maggior gap tra uomo e donna. Nel futuro ci aspettano 8 milioni di posti di lavoro che toccheranno questi ambiti di studio. Vogliamo le ragazze che si iscrivano ai corsi e comincino già dalle scuole primarie a capire l'importanza di questi studi. Arriva da lontano che le donne siano più portate verso le materie umanistiche e debbano occuparsi solo di quello. Non è vero. Le donne che studiano materie STEM ottengono risultati altissimi e c'è bisogno di ribilanciare in tante attività, come la chimica, la matematica e la fisica. Abbiamo bisogno di studentesse. Anche guardando a Sanremo e al Festival si vedono poche donne, ad esempio alla direzione dell'orchestra e anche tra le artiste in gara. Anche in questo campo qua vogliamo che ci sia parità di genere".

"Attraverso il Festival di Sanremo vogliamo dare voce alle donne. STEAMiamoci entra in questo programma pensato dall'Atelier Daphné, "Donne in voce", per dare voce alle donne nei vari mestieri: nell'artigianato, nelle materie scientifiche, nella moda e nell'arte; ad esempio, ci saranno cantanti liriche. Daremo voce a donne di talento: meno d'immagine ma tanto di sostanza" - commenta Barbara Borsotto.  

"Ci siamo già confrontati con il Comune che ci ha assicurato che appoggerà il progetto. Porteremo imprenditrici STEM nelle scuole della provincia di Imperia per far conoscere l'importanza e le potenzialità anche per il futuro in questi ambiti di studio" - annuncia Barbara Carrara.  

Una testimonianza arriva da alcune delle donne presenti. Antonella Banaudi, ha detto: "Come cantante lirica sono stata fortunata a non aver subito particolari discriminazioni nel mio percorso grazie al teatro. Io porterò la mia esperienza. Ricordo che la musica non è lusso e non è lontana da matematica o scienza. È una disciplina reale che dà una maniglia per ogni tipo di conoscenza". 

Poi è la volta di Patrizia Pighini: "Ho iniziato nel 1994 e penso di essere stata la prima donna ad avere fatto richiesta per la licenza Fifa come procuratore. A volte ricordo che i presidenti delle squadre non parlavano con me, pensando che fossi una segretaria o la fidanzata di qualche calciatore. È diventata una sfida. Quando sono arrivati i primi complimenti sono rimasta stupita. Non esiste lavoro che una donna non possa fare. Esiste la forza di volontà". 

"Ho imparato che una azienda deve impegnarsi nella sostenibilità verso la società e l'ambiente. Una delle lauree di cui sentiamo terribilmente bisogno è la componente di valutazione sull’impatto ambientale delle aziende" - ha ricordato maria Claudia Torlasco

Tante donne, tante storie imprenditoriali diverse ma un messaggio unico e condiviso: non deve esserci un limite dettato dalla differenza di genere in qualsiasi professione. Un concetto che tuttavia ancora oggi, nel 2023 rimane radicato nella società. Un pregiudizio che va eliminato alla radice partendo dalle scuole e spiegando in particolare alle ragazze le possibilità lavorative offerte dagli studi e dalle specializzazioni nel campo delle materie tecnologico-scientifiche che saranno sempre più dominanti nell'immediato futuro. 

Stefano Michero

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