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Al Direttore | 28 maggio 2023, 07:25

“La Liguria di Ponente fedele a Cesare e Ottaviano”: l'approfondimento del nostro lettore Pierluigi Casalino

“Quando Cesare fu assassinato i liguri ne piansero la scomparsa, schierandosi decisamente dalla parte di Marco Antonio”

“La Liguria di Ponente fedele a Cesare e Ottaviano”: l'approfondimento del nostro lettore Pierluigi Casalino

Il nostro lettore Pierluigi Casalino ci porta alla scoperta delle relazioni tra il Ponente Ligure e l'Impero Romano da Cesare a Ottaviano.

I liguri, dopo aver contrastato eroicamente Roma, ne divennero fedeli, al punto da darne ampia  testimonianza. Come ci narra Plutarco le prove di ardimento a servizio di Roma da parte ligure furono infatti numerose e valorose. Dalla battaglia di Acquae Sextiae, l'odierna Aix en Provence contro i Cimbri e i Teutoni sotto la guida di Caio Mario al rifiuto di partecipare alla guerra sociale contro l'Urbe che tra il 91 all'88 a.C. vide Marsi e Sanniti insorgere contro la Repubblica. Il Senato premiò concedendo la cittadinanza a coloro, come furono appunto i Liguri, che non volsero le armi contro Roma. Nel 67 a.C. tutta l'Italia soffrì una grande carestia e il Senato per placare i tumulti popolari, attribuì la colpa delle mancate distribuzioni di grano all'azione dei pirati. Pompeo inviò in Liguria una flotta per difendere il golfo ligure dalle incursioni dei pirati Cilici. Cesare, dal canto suo, fece della Liguria, soprattutto quella di Ponente, la base strategica per la conquista definitiva della Gallia e le città liguri, da Albenga a Taggia, a Ventimiglia offrirono uomini, armi e vettovaglie, chiedendo al condottiero romano la generale concessione della cittadinanza, mentre già in quegli anni molti notabili liguri l'avevano già ottenuta a titolo personale, sull'esempio di tale P.Elio Ligure che fu console,al punto che Cicerone se ne lamentò, esclamando che Roma non era più dei romani. Tuttavia lo spirito di integrazione di Roma fece romani popoli diversi, tanto che tutti questi si sentivano più romani dei romani e guardavano con sospetto gli altri popoli fuori dei confini. A Ventimiglia, ma anche in tutti i centri della Liguria occidentale, si ebbe intanto un riflesso della rivalità tra Cesare e Pompeo e le due fazioni si affrontarono violentemente anche all'interno della città intemelia: la vittoria arrise ai partigiani di Cesare grazie all'intervento di Celio Rufo con alcune coorti, fedeli a Cesare, stanziate lungo la costa da Aquilia (l'odierna Laigueglia)a Diano, a Taggia e alle terre matuzie). Quando Cesare fu assassinato i liguri ne piansero la scomparsa, schierandosi decisamente dalla parte di Marco Antonio e successivamente a fianco di Ottaviano, che, dopo la vittoria di Anzio, non ebbe più rivali nel dominio dell'impero, come prova ancora il monumento trionfale della Turbia, segno della gloria di Roma e della Liguria romana.

Redazione

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