Eventi - 29 maggio 2023, 11:26

È uscito “Volevo fare l'arbitro”, il primo libro del giornalista Federico Marchi

Ad impreziosire il testo è la prefazione a cura di Gianluca Rocchi, Designatore degli arbitri di Serie A

La copertina di “Volevo fare l'arbitro”

La copertina di “Volevo fare l'arbitro”

E’ stato pubblicato nei giorni scorsi il primo libro di Federico Marchi, volto noto del giornalismo ligure, dal titolo: “Volevo fare l’arbitro” (Ed. De Ferrari). Il volume è dedicato al mondo degli arbitri di calcio, al quale l’autore appartiene dal 1994. Il filo conduttore è infatti la sua esperienza personale, iniziata all’età di 17 anni con l’iscrizione al corso arbitri e giunta in Serie A dove ha esordito come osservatore arbitrale nel 2022 allo stadio di San Siro a Milano. In parallelo anche il suo ruolo dirigenziale che lo ha portato all’attuale incarico di Direttore della Comunicazione dell’Associazione Italiana Arbitri. Ad impreziosire il testo è la prefazione a cura di Gianluca Rocchi, Designatore degli arbitri di Serie A.

Federico Marchi diventa arbitro nel 1994. Dopo aver lasciato il campo, nel 2009 ha ottenuto la qualifica di osservatore arbitrale, raggiungendo le categorie nazionali ed esordendo in Serie A lo scorso anno nella partita Milan-Genoa. Dal 2021 è il Responsabile nazionale della Comunicazione dell’AIA e Direttore Responsabile della rivista “L’Arbitro”, del sito e dei canali social ufficiali, dopo esserne stato per sei anni Coordinatore Nazionale e in precedenza Referente regionale ligure. Dal 2008 al 2022 è stato vicepresidente della Sezione di Imperia.

Il libro è un viaggio lungo 29 anni tra partite, trasferte, voli aerei, cene consumate in compagnia o da solo a centinaia di chilometri da casa, incontri, amicizie, raduni, sudore, fatica, allenamenti, corsi di qualificazione e formazione, esami, obiettivi, gioie, dolori. Il tutto condito da aneddoti, curiosità e dialoghi con i più grandi arbitri italiani e internazionali, da Collina a Rizzoli, da Rocchi a Orsato, da Farina a Trentalange, da Nicchi a Rosetti, ma anche con l’argentino Nestor Pitana, arbitro della finale del Campionato del Mondo 2018 in Russia. 

Le vicende sportive sono però solo una scusa per parlare dei valori rappresentati dal mondo arbitrale: etica, onestà, rispetto delle regole – ha scritto Marchi nella sua introduzione - Qualità che contribuiscono in maniera determinante alla crescita umana di ogni ragazzo o ragazza che intraprende questa avventura. Un vero viaggio che li accompagnerà per sempre e che cambierà il loro modo di affrontare la vita e di rapportarsi con gli altri“. 

All’interno del libro sono presenti molte fotografie che ritraggono l’autore in alcuni momenti importanti della sua carriera arbitrale, dai campi di periferia calcati come arbitro al terreno di giuoco di San Siro come osservatore, dalle riunioni tenute a Coverciano e in tantissime Sezioni italiane agli incontri con i CT della Nazionale Marcello Lippi e Roberto Mancini. Il volume, oltre che in libreria, è già disponibile sulla piattaforma Amazon dove può essere acquistato direttamente ( Volevo fare l'arbitro : Marchi, Federico, Rocchi, Gianluca: Amazon.it: Libri ).

Il mio auspicio – ha concluso Marchi - è quello che i lettori, con queste pagine, possano conoscere meglio il mondo arbitrale e quindi apprezzarlo per tutto quello che rappresenta, perché “la conoscenza accorcia le distanze”.

Il libro ‘Volevo fare l’arbitro’ ha già ricevuto la menzione speciale per la narrativa inedita del Premio Letterario Internazionale “Casinò di Sanremo – Antonio Semeria” con la seguente motivazione: “Per aver trasmesso i valori autentici di una disciplina sportiva esperita in segno di servizio, trasferendo l’attaccamento a una Istituzione basata sulla formazione dei più giovani allo spirito del sacrificio e dell’impegno in nome delle idealità sportive”.

La prima presentazione ufficiale è avvenuta il 18 maggio durante il Salone del Libro di Torino. Seguiranno altri incontri pubblici in diverse zone d’Italia.

Redazione

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