Imperia: amministratori in difficoltà per l'avvio del 'porta a porta', Parisi "Impossibilitati a essere pronti per venerdì" (Video)

È ormai questione di ore per l'avvio della raccolta 'porta a porta' nel comune di Imperia. Fervono i preparativi ma al tempo stesso si registrano, oltre a una generale preoccupazione, problematiche organizzative importanti.

Questo ciò che emerge dalle parole di Michele Parisi presidente di Gesticond delegazione del Ponente Ligure, amministratore di diversi condomini della città:

"Siamo partiti con pochissimo tempo a disposizione e ci troviamo oggi ad avere dei cambi continui su quelle che sono le identificazioni delle aree e le procedure da adottare. Ieri sera alle 22 eravamo ancora al lavoro, purtroppo come avevo già detto in precedenza sono situazioni per noi impossibili da gestire. Ancora oggi ci troviamo a non sapere, per alcuni stabili, dove e come saranno posizionati i bidoni, se con carrellati o mastelli. Non sappiamo ancora quando riceveremo le chiavi di chiusura dei carrellati, a oggi non le ho ancora e non so come faremo a fare tutti i duplicati nel tempo utile.

Ci è stato detto che noi amministratori siamo poco collaborativi – prosegue Parisi – io però non sono né dipendente del Comune, né della Teknoservice e non faccio io la raccolta della spazzatura e nemmeno gestisco la tari. Il problema è che si sono appoggiati agli studi amministrativi senza darci un incarico ufficiale e senza informazioni complete. Stiamo raccogliendo all'interno dei nostri studi, e vale per tutti gli amministratori di Imperia, segnalazioni da parte dei condomini che ci dicono che sono stati invitati a rivolgersi a noi per sapere se è necessario che ritirino i mastelli o se avranno i carrellati condominiali. Per noi così è inaffrontabile, quindici giorni fa avevo chiesto una proroga che mi è stata negata non ufficialmente ma per vie informali. A oggi siamo a due giorni dalla scadenza del termine e siamo impossibilitati a poter portare a compimento un'operazione come questa.

Si pensava che la città così sarebbe stata più pulita, ma attualmente non so cosa potrà accadere. Bidoni non chiusi sul ciglio delle strade, mastelli ovunque, disordine, mancata pulizia. Tutti i giorni riceviamo segnalazioni e anche insulti, ma non sappiamo come uscirne. Oggi girerò per l'ennesima volta la città per cambiare quello che anche solo dieci giorni fa avevamo pattuito di fare. C’è un allarme generale, la gente non ha ancora capito cosa deve fare, se ne vede tanta vicino ai bidoni a 'svuotarsi le cantine' per paura di non poter più conferire in un secondo momento. Questo è assolutamente sbagliato perché in realtà Teknoservice, che ha dei responsabili come il signor Garbarini Roberto volenterosi che si danno da fare e che hanno affrontato anche con noi le tematiche pur subendo continui cambi di direttive, raccoglie gli ingombranti come sempre fatto.

C’è un disastro generale – conclude – ormai mi chiamano 'l’uomo della spazzatura'. Ribadisco: favorevole al porta a porta, ma con tempo e possibilità di organizzarci. Solo così riusciremo a sistemare le cose, sembra che dal primo febbraio debba 'scoppiare un finimondo', ma con qualche mese in più saremmo riusciti a fare le riunioni negli stabili, a individuare aree e metodologie per avere un miglior risultato. Faremo tutto quello che sarà possibile, ma partire con un affanno di questo tipo è un qualcosa di impossibile”.